mercoledì 28 gennaio 2015

L'inaspettata importanza dei period drama ovvero Guida ai film austeniani #5

L'essere una period drama dipendente da quasi un decennio sta iniziando a dare i suoi frutti.
Se ai più Eddie Redmayne ricorda solo I Miserabili e Felicity Jones è considerata un'attrice emergente, per me sono da tempo Angel Clare di Tess of the d'Urbervilles (e solo a ripensarci mi viene una tristezza indescrivibile, che storia strappalacrime! oltre che moderato odio verso i protagonisti) e Catherine Morland di Northanger Abbey.

Essere nel cast di un'opera austeniana è la prova del nove, convincermi significa la mia stima imperitura ed approvazione per gli anni a venire. Arriverà il giorno in cui i cari inglesi capiranno le mie doti nel casting e diventerò la nuova Nina Gold. Non si avranno più scempi come Keira Knightley e Matthew MacFayden. Mi chiederanno scusa per non aver seguito il mio consiglio all'epoca di Emma 2009, quando avrebbero dovuto incatenare Richard Armitage e portarlo sul set per interpretare Mr Knightley, invece di accontentarsi di un avanzo di Mansfield Park (Johnny Lee Miller, sei stato pure bravo, però rimarrai sempre Edmund Bertram).
Vi darò il nuovo Mr Darcy/Matthew Goode che, diciamolo, sarebbe la morte sua, ed una Lizzie che non si lamenti che i vestiti stile impero la facciano sembrare "un marshmallow" (cit.).
*Fine delirio di onnipotenza*
Forse.

Tutto questo per dire che ho amato Felicity Jones sin dai primi minuti di Northanger Abbey ed aspettavo impaziente che anche gli altri si accorgessero della sua bravura. 
Northanger Abbey (2007) è il film tv più riuscito del ciclo Jane Austen della ITV. Non che potesse essere altriment, quando hai come sceneggiatore (Saint) Andrew Davies raramente l'adattamento delude. 

Il libro è uno dei meno conosciuti di zia Jane nonché uno dei più sottovalutati, ingiustamente. 
La protagonista, Catherine Morland, è semplice, non è povera, non è ricca, non ha vissuto grandi tragedie, non ha grandi qualità o spiccate doti, ma ha una fervida immaginazione. Ed il film calca tanto su questo aspetto, rendendolo forse un po' più accattivante. 
Se Felicity ha incarnato una perfetta Catherine, ingenua, sognatrice e avida lettrice di romanzi gotici, degni di nota sono anche J.J. Field nei panni dell'adorabile Mr Tilney e Carey Mulligan che ha saputo rendere ancora più antipatica e civetta l'insopportabile Isabella Thorpe.  

Potrete anche imbattervi nel Cavaliere delle Cipolle, ancora con 10 dita, ma che già sente la mancanza del suo One true King, Stannis the mannis.
Ciò che è più importante è che, nonostante qualche cambiamento, l'adattamento non tradisce lo spirito Austeniano e l'impronta ironica che caratterizza la pagina scritta.

Peccato, però, non aver ritrovato questa frase nel film:

"Chiunque, sia esso gentiluomo o gentildonna, non trae piacere da un buon romanzo, deve essere privo di intelligenza." 

p.s. momento ad alto "esticazzi": sfogliando Northanger Abbey ho finalmente ritrovato il segnalibro che mi accompagna sin da quando è iniziata la mia "carriera" da lettrice e che da anni pensavo aver perso.

11 commenti:

  1. Non sono particolarmente ferrato sull'argomento, però è un piacere sapere che la gavetta austeniana porti alla luce talenti che poi sbancano anche al cinema. ;)

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    1. La Austen è un po' come Shakespeare, prima o poi ci passano tutti gli attori inglesi!
      Tra l'altro la Mulligan ha all'attivo ben 2 film: questo e quello scempio di Pride and Prejudice.

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  2. Adoro la Austen, Northanger Abbey è un libro che ho riletto più volte e che è stato adattato molto bene. Il film mi piace molto, anche se in certi momenti la cara Catherine mi ricorda troppo JD di Scrubs, dai sarebbero una coppia perfetta! ;)
    Mi piacciono proprio tanto questi film, li guarderei a ripetizione (escludendo Orgoglio e Pregiudizio con Keira).

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    1. Anche io li riguardo molto spesso. Ultimamente, poi, in tv passano con una certa frequenza e ovviamente li riguardo ogni santissima volta!
      JD e Catherine insieme vivrebbero nel mondo dei sogni, completamente scollegati dalla realtà XD

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  3. concordo su tutto! (tranne che sulla versione di P&P di Joe Wright che adoro) seguo Felicity sin dai tempi di Northanger Abbey, adoro quel film ( ho anche provveduto a comprare il dvd quando sono andata a casa di Jane), vale lo stesso discorso di Sally Hawkings: emergenti un tubero, la gavetta austeniana è fondamentale e noi possiamo dirle, a differenza anche dei critici più eminenti, di averle scoperte molto ma moooooooooolto prima che il mondo le notasse. Eddino lo conoscevo dai pilastri della terra, devo dire che lì mi aveva convinta ma senza farmi impazzire, però con Angel Clare ha preso il volo. Critici del mondo, guardatevi i period drama che è meglio! :D

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    1. La gavetta austeniana è passaggio quasi obbligato ed anche indispensabile!
      Ormai me ne accorgo sempre di più, i period drama permettono di puntare su giovani talenti che da lì a qualche anno esploderanno. E noi possiamo dire "ma lo sapevamo già!"

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  4. orgoglio e pregiudizion di joe wright viene spesso criticato. Secondo me il personaggio fuori tono è Keira, troppo aggressiva per essere una vera Lizzie. Invece matthew macfayden è perfetto. Dà una nuova lettura di Darcy, trasformandolo da personaggio orgoglioso e sprezzante, in un persionaggio introverso che non ama particolarmente la vita di società e anche abbastanza annoiato dal suo ruolo di buon partito, che scatena sempre una caccia all'uomo che lo mette a disagio. In piu' ottima fotografia e colonna sonora. Ok alcuni passi non sono attinenti ma non si puo' dire che abbia trasfigurato il libro. Paola S.

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    1. La Lizzie di Keira, oltre che aggressiva, e molto spesso anche maleducata. E per quanto il personaggio non le mandi a dire e sia sempre schietto, mai travalica la linea della buona educazione.
      Ci sono state parecchie scene che nella loro scrittura mi hanno fatto pensare "questa non è la Austen". Una su tutte la scena della prima dichiarazione, urlata e drammatica che sarebbe stata perfetta se in scena si fosse portato un romanzo delle sorelle Bronte.
      MacFayden credo abbia sofferto della mediocre scrittura del personaggio, l'ho trovato un carciofone.
      Ma ci sono comunque delle cose che salvo, come Rosamund Pike che ho trovato perfetta per il ruolo e Judi Dench (anche se, quando mai Lady Catherine De Bourgh si presenta a notte fonda? Impensabile).

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    2. vabbè dai, è stata una deviazione per rendere la scena più grave e concitata! Non mi fare la nazilettrice te prego :D

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    3. Ma lo sai che normalmente non lo sono! Ma qui si va a toccare la mia scrittrice preferita e sono più intransigente del solito, soprattutto se mi modificano le atmosfere (anche perché poi, in altri adattamenti, i cambiamenti li tollero e a volte apprezzo anche).

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