mercoledì 14 agosto 2013

I recuperoni estivi

Quando tutte le serie che ci fanno compagnia nel lungo inverno (qui in Terronia è tutto tranne che lungo, ma sorvoliamo) ci abbandonano e le giornate sono vuote, con tanto tempo per uscire e fare vita mondana, parte la caccia AL RECUPERONE. 

Il recuperone è quella serie che avresti voluto vedere da tanto tempo ma non hai trovato un buco libero, la serie che ha millemila puntate e te la tieni caracara per i tempi di magra, la serie di cui tutti parlano bene e oh, qua si dà una chance a tutti. 

Partiamo dall'ultimo caso che SCONSIGLIO CALDAMENTE. 
Se tutti ne parlano bene nel 99% dei casi a voi farà schifo. Selezionate accuratamente i vostri suggeritori di serie tv, che hanno i vostri stessi gusti e non guardino roba trash. Diventerà il vostro guru. CIAO LUCIA!



E quindi, dopo aver letto recensioni entusiaste che lo definivano uno dei migliori telefilm in circolazione ho recuperato Suits. Alla 3 puntata già arrancavo, mi sono spinta fino alla 5 che m'ha fatto intravedere una luce in fondo al tunnel di nome Donna. Ho puntato su di lei e CHEVVELODICOAFFARE su di lui. 
L'ormone mi ha fatto finire la prima stagione, mi ha fatto iniziare la seconda che ho trovato nettamente migliore. Più Donna, tanto Gabriel Macht per la gioia dei miei occhi. L'ormone mi ha fatto superare quel migliaio di difetti che trovavo.


Per arrivare alla terza stagione, di cui sono andate in onda 4 puntate. 
La noia. Suits parla di avvocati, ma è un procedurale anomalo perché la parte legale è relegata non al secondo, ma al terzo piano. E quindi ci si aspetta che il resto faccia scintille, che i rapporti umani siano ben delineati, che si crei empatia con i personaggi, che riescano ad attirare l'attenzione con qualcos'altro. No. Non è così. Rimane tutto molto stereotipato e in queste prime 4 puntate i difetti aumentano esponenzialmente. 
Gabriel Macht, io non so se ho il coraggio di continuare. Figo del mio cuor, ti lascio.



Passiamo a qualcosa di più leggero e divertente, Secret Diary of a Call Girl. 
Serie inglese andata in onda qualche anno fa, in 4 stagioni, con protagonista Billie Piper, la squillo di lusso che si diverte tanto nel suo lavoro. Le puntate durano poco, la serie è molto leggera ma, nonostante l'argomento trattato, non scade mai nella volgarità. Se volete guardare qualcosa di non troppo impegnativo, con un'ottima colonna sonora e capace di strapparvi qualche risata, fa per voi.  Consigliato. 




E veniamo al pezzo grosso, quello che s'avvicina tantissimo al capolavoro, che mi ha fatto pensare per l'ennesima volta "gli inglesi battono gli americani 100 a 0. LEVATEVI TUTTI".
LUTHER.  
Non ne parlerò troppo, non sono in grado di rendere a parola la bellezza di una serie del genere. La prima stagione è la mia preferita, la terza (l'ultima) è di poco inferiore alle altre, ma rimane comunque qualcosa di tremendamente bello. 

Adesso ho in recupero Person of Interest, mi sono infognata con millemila puntate. Vado a rilento nonostante mi stia piacendo abbastanza. MAI iniziare qualcosa di cui devi recuperare 46 puntate. MAI.



2 commenti:

  1. Suits in pratica è la brutta copia di White collar (che pure diventa palloso dopo le prime due serie), credo siano state carine le prime due o tre puntate, poi stop.

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    1. Però peccato per Suits, sulla carta sembrava molto più carino. Forse eliminando Rachel...

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