venerdì 24 aprile 2015

1992 - Ci piace il trash

Partiamo subito con la lista di quello che mi piace della nuova serie targata Sky, 1992, #daunideadiStefanoAccorsi: 
  1. La sigla, figa quanto basta
  2. Il tema trattato 

Raccontare il 1992 e Mani Pulite è stata una grossa scommessa, è un argomento ed una parentesi della nostra Storia di dimensioni epocali. L'idea mi è piaciuta sin da subito, un periodo buio ma affascinante, sotto alcuni punti di vista, una bella occasione per capire meglio gli eventi di quegli anni (per chi è troppo giovane o poco informato).
Occasione completamente sprecata.

E quindi
  1. La sigla 
  2. Il tema trattato, peccato sia stato raccontato coi piedi. 
Ci sono talmente tante cose che non vanno in 1992 che non so nemmeno da dove iniziare.
Non è vero, lo so da dove iniziare, dall'attrice che ha ridefinito il concetto di "incapace a recitare": Tea Falco

Siciliana che tenta di fare la milanese, la recitazione della Falco si distingue per il biascicamento e per la capacità di non far capire nulla di quello che dice. Il suo personaggio dovrebbe essere una fattona, scazzata, figlia viziata. 
Qualcuno ha detto che è riuscita ad immedesimarsi perfettamente nel ruolo, io dico che se fai l'attore e non ti si capisce quando parli sorge un serio problema.
Ma c'è da dire che in questa serie sembra che tutti gli attori, prima di iniziare a girare, abbiano preso una forte dose di tranquillanti.
Stefano Accorsi ha dato il suo meglio nella pubblicità del Maxibon, siamo tutti d'accordo, vero? Sono alla quarta puntata e si è già fatto anche le sedie. Pensare che il suo personaggio sia ispirato a Don Draper mi fa venire i brividi.
Jon Hamm e Stefano Accorsi. UGUALI.
Miriam Leone non è un'attrice, quello che riesce a portare a casa, di conseguenza, è tutto oro colato. Sarà il personaggio, starlette in disperata ricerca di uno show di punta, ma riesce a non essere malaccio.
Tranne alcune eccezioni, tutti gli altri (come la maggioranza degli attori italiani) recita con quella voce impostata finta come una banconota da 3 euro, fastidiosissima. 
Non si capisce per nulla che stai recitando, no no. 

Tra le eccezioni cito Guido Caprino, anche lui siciliano che, però, a differenza della sua conterranea risulta abbastanza credibile nel ruolo del milanese. Il suo è un personaggio leghista, antipatico e casinista, ma è l'unico che mi sento di promuovere.
Mani Pulite rimane sullo sfondo, tra una scena di sesso ed un'altra, senza mai andare entrare nel vivo dell'indagine e toccando i fatti storici, come la strage di Capaci, solo superficialmente.
Poteva essere una bomba. E' solo trash. 

Il voto, per ora, è 5 +

4 commenti:

  1. Magari in vista di 1993 e 1994 impareranno a recitare dai...
    Non essere pessimista! :D

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    1. Se Accorsi non c'è riuscito in 20 dubito che impari ora.

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  2. ...quello che fa Bosco è siciliano?
    ma davvero?
    Tea Falco è un'attrice?
    ma davvero?
    Stefano Accorsi ha avuto un'idea?
    ma davvero?

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    1. E' soprattutto l'ultima che destabilizza, lo so.
      E dire che, fondamentalmente, non era nemmeno una cattiva idea.

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