domenica 5 luglio 2015

I giovani favolosi


Giacomo Leopardi mi ha sempre affascinato, lui ed il suo pessimismo che, in termini molto più bassi e spiccioli, sento di condividere. 
Ma il caro Giacomo non me ne vorrà se trasformo il titolo del film al plurale, ricomprendendo in tal modo non solo il poeta ma anche il suo interprete sullo schermo. 
"Il giovane favoloso" è la celebrazione di un personaggio immenso, colto, come pochi altri lo sono stati, e sensibile. Per rendere giustizia ad una persona di questo calibro era necessario un attore "favoloso" che potesse rendere su schermo l'universo leopardiano, complesso, triste, infelice, ma anche ironico. 
Elio Germano è perfetto nel ruolo.

Il film ripercorre le tappe più importanti della vita di Leopardi, iniziando e soffermandosi particolarmente sulla sua infanzia e adolescenza in quel di Recanati, nella casa paterna. 
Gli eredi Leopardi hanno appoggiato in toto il progetto di Mario Martone ed hanno aperto la casa natale del poeta perché qui venissero girate alcune scene. 
E dunque la biblioteca in cui Giacomo si forma e trascorre gran parte delle sue giornate diventa protagonista e luogo simbolo della pellicola.
Più di una volta mi sono chiesta che sensazioni devono aver provato gli attori girando lì, in un luogo così pieno di significato. 
Ad una madre severa ed anaffettiva ed un padre di poco migliore si contrappone lo splendido rapporto che Giacomo ha con i suoi fratelli (qui ne vengono presentati solo due, Carlo e Paolina), di amore e di sostegno. 
Amore e sostegno che Leopardi troverà anche in Pietro Giordani e nel suo carissimo amico Antonio Ranieri (Michele Riondino), che lo seguirà nei suoi spostamenti in giro per l'Italia e lo accudirà fino alla fine.
Il giovane favoloso non impressiona solo per l'immensa prova di Germano e l'intelligente inserimento delle poesie di Leopardi, recitate da lui stesso e nei luoghi in cui queste hanno trovato ispirazione, ma colpisce anche per la favolosa ambientazione e fotografia. 

Un unico piccolo difetto: Anna Mouglalis nei panni di Fanny. Inconsistente ed anche un po' incapace. 

VOTO: 8 e mezzo

2 commenti:

  1. Nella lista recuperi, mi incuriosisce proprio perché non si tratta di una descrizione scolastica dell'autore. Inoltre Germano è uno dei pochi attori italiani degno di essere chiamato tale.

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    1. Poi mi dirai ;)
      Non avevo alcun dubbio sulla bravura di Germano, ma è riuscito comunque a stupirmi.

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