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sabato 19 marzo 2016

Un altro Mr Darcy improponibile: Pride and Prejudice and Zombies


Solo Jane Austen poteva riuscire nell'impresa di riportarmi al blog.
Lo tratto male, ogni volta giuro che mi ci dedicherò di più e va sempre a finire che lo abbandono per mesi. Blog, perdonami, ti tradisco con altri, ma lo sai che avrai sempre un posto speciale nel mio cuore Quore.

Ancora mi ricordo il putiferio che si scatenò sul gruppo Austeniano in quel di Anobii (non voglio quantificare gli anni, ma ero ggiovane e Anobii era ancora florido, prima di diventare praticamente inutile ed essere superato da altri) quando uscì il libro di Pride and Prejudice and Zombies.
Astuti mezzucci per vendere più copie sfruttando il sacro nome di zia Jane. Troppo difficile inventare nuove storie, utilizziamo le vecchie! 

Nonostante tutto, il mio spirito masochista alla notizia di un film non ha nemmeno preso in considerazione l'idea di snobbarlo, ancor più dopo aver conosciuto il cast.
La si prende sempre come una buona occasione per valutare gli attori e capire se starebbero bene o meno in una trasposizione serie di Orgoglio e Pregiudizio. Come si sarà già capito dal tenore di altri post, ho questa mania di fare i miei casting personalissimi, perché io da grande spero sempre di diventare la nuova Nina Gold.

Ma passiamo al film.
La prima parte si supera senza troppi problemi, si inizia anche a pensare che tutto sommato gli zombie sono stati inseriti bene nella storia.
Poi la trama procede e quel tuo spirito da fondamentalista austeniana, che fino a quel momento avevi cercato di reprimere, scalpita, vuole prepotentemente uscire fuori e inveire pesantemente contro lo schermo. 
Mettiamola così, tutto sommato il film non fa proprio schifo, sono riusciti a non trasformarlo in una trashata epocale (come invece mi aspettavo). Si mantiene per lo più sulla sufficienza, risultando a tratti anche dignitoso.
Ma il mondo ne poteva fare a meno. 

IL CAST 

Passiamo alle cose importanti, ché della storia frega poco.
Lo avevo pensato sin da quando l'hanno annunciata, ma qui potremmo aver sprecato una potenziale Elizabeth Bennet (come era successo per Lost in Austen e Gemma Arteton).
Lily James è molto adatta al ruolo, ha l'età giusta e la bravura dalla sua. Sono una delle poche a pensarlo, ma a me piace come attrice, la trovo sempre molto calata nella parte, dall'antipatica Cinderella all'antipatica contessina Rostova, alla gioisa Rose di Downton Abbey.
Devo dire che i capelli scuri le donano molto, avrebbero potuto fare questa scelta anche in Guerra e Pace, rispettando la descrizione del libro.
Le sorelle Bennett sono tutte assolutamente dimenticabili, senza infamia e senza lode.

                                      
Guardatelo, guardatelo bene, perché avete davanti il più insulso, inadatto, indecente Mr Darcy mai scelto fino ad ora.
Ma che voce ha Sam Riley? Era raffreddato per tutta la durata delle riprese?
Voglio dimenticarmi il prima possibile di lui. Come affossare un film che già non brilla. 

Ci sono altri attori che salvo.
Charles Dance come Mr Bennett ha, purtroppo, un ruolo molto risicato, ma si riesce comunque ad intravedere lo spirito austeniano del padre di Lizzie.
Matt Smith è una delle pochissime note positive. Il suo Mr Collins è viscido quanto basta nonché cretino a sufficienza. Però, in questo caso, la sua adorazione per Lady Catherine de Bourgh è totalmente giustificata, chi non cadrebbe ai piedi di Lena Headey?
Piccolo momento lacrimuccia quando ripete "Come along" che detto da lui può essere solo un "Come along, POND!".
Per quanto bislacco, Pride and Prejudice and Zombies è comunque un film migliore rispetto al Pride and Prejudice del 2005.

Adesso ritorniamo nei ranghi e ricordiamoci come si interpreta Darcy






domenica 21 giugno 2015

Cinderella (2015)

C'era una volta una bambina di nome Ella, tanto carina e graziosa. 
In punto di morte la madre le disse di essere sempre coraggiosa e gentile, qualunque cosa sarebbe successa nella sua vita. Fu così che Ella rimase solo con il padre che, poco tempo dopo, si risposò. 
Ma Ella non aveva la fortuna dalla sua e ben presto morì anche lui, lasciandola sola con l'adorabile matrigna e le due poco viziate sorellastre. 
Ben presto le tre rivelarono la loro vera natura, maltrattando costantemente la povera Ella, diventata intanto Cinderella, relegando la fanciulla in soffitta e trasformandola in una serva. 
Cinderella aveva sempre a mente le parole della madre "sii coraggiosa e gentile" ed ogni volta che subiva le angherie delle tre arpie cercava di non arrabbiarsi troppo. 

Un giorno, per sfogare la rabbia, decise di fare una cavalcata e incontrò un ragazzo bellissimo, con gli occhi più azzurri che avesse mai visto. 
Nei mesi successivi le arpie divennero sempre più cattive, ma Cinderella cercava di rimanere calma, ripensando a quegli splendidi occhi. Fino a quando, un giorno, la matrigna trattò talmente male la povera ragazza che successe l'inaspettato. 
Ella, dentro di sé, chiese scusa a sua madre per non poter essere gentile in quel momento, decise, però, di essere coraggiosa e in un impeto di profonda rabbia, accecata da tutto il dolore che le tre le avevano provocato in quegli anni e non potendo più sopportare oltre (e in piena sindrome PMS, causa di molte morti), le ammazzò. 
Fu un bagno di sangue. 

Cinderella trascorse il resto della sua vita in una cella buia ed umida, ritrovandosi a pensare spesso a quel ragazzo dagli occhi blu che non seppe mai essere il Principe Azzurro. 
Anche il futuro Re pensò spesso a quella ragazza che mai più incontrò e che avrebbe voluto sposare. Impalmò invece una principessa di un ricco e potente regno lontano, bruttina e un po' antipatica, ebbe 15 figli, di cui 10 illegittimi.  
E vissero tutti infelici e scontenti. 


La mia versione della storia sarebbe stata più o meno questa. Per fortuna è andata diversamente. 

Con la mia solita solerzia (ok, son passati 3 mesi) ho visto Cinderella. 
E mi è piaciuto tanto. Anzi, TANTISSIMO!
Lily James perfetta nel ruolo, semplice e dolce come il personaggio richiede, un'attrice che si è dimostrata perfettamente all'altezza.
Cate Blanchett è affascinante nelle vesti della matrigna, la odi ma un po' ti dispiace. Helena Bonham-Carter, con tutto quel vestitone è buffa e sorprendente. Non era un ruolo che pensavo potesse calzarle, quello della fata madrina, invece ci sta alla grande. 
La storia è raccontata in modo semplice, quasi del tutto fedele all'originale, con più momenti da lacrimuccia e altri da WOW. Difficile non voler essere Cinderella con quell'ingombrantissimo vestito, anche solo per poter girare e muovere la gonna. 
Gli abiti, in particolare delle sorellastre (Daisy, fossi in te non tornerei più a Downton Abbey dopo quello che hai fatto) sono forse troppo eccentrici e vistosi, ma non lo trovo un difetto. O meglio, potrebbero anche esserlo ma gli splendidi vestiti della Blanchett compensano tutto. 

Richard Madden è un King in the North Principe perfetto. Nessuno avrebbe potuto rendere meglio. 

Un film ideale per quando si vuole piangiucchiare ed avere allo stesso tempo un meraviglioso happy ending. 

sabato 7 marzo 2015

L'Inferno

Sin da quando ero un pre-adolescente ho avuto due regole:
1. Finire sempre il libro che si sta leggendo. 
2. Leggere prima il libro e poi vedere la trasposizione televisiva/cinematografica. 

Alla prima regola sono sempre stata fedele. Magari per finire libri che proprio non mi piacevano ci ho messo mesi o li ho temporaneamente accantonati per poi riprenderli in seguito, ma tutto sommato sono sempre riuscita a non sgarrare (l'unica eccezione, che a questo punto conferma la regola, è "Uno, nessuno, centomila", abbandonato dopo poche pagine senza alcuna intenzione di riprenderlo in mano. Si può dire che è la mia grande sconfitta). 

Per la seconda regola, nel corso degli anni, ci sono stati degli intoppi. 
In linea di massima i classici li ho sempre letti prima della trasposizione (e la BBC è stata di grande aiuto nel farmi una cultura), negli ultimi anni però ho disatteso troppe volte questa regola. 
E allora ho cercato di rimettermi almeno un po' in carreggiata ed anticipare le prossime uscite. 


Così, dopo la notizia del casting di Felicity Jones, ho comprato Inferno di Dan Brown
Felicity, cosa non si fa per te. 
Il caro, monotono, sempre uguale a se stesso Dan Brown, avevo già avuto modo di conoscerlo una decina d'anni fa con "Il codice Da Vinci" e "Angeli e Demoni". Con Angeli e Demoni è stata una corsa contro lo spoiler. Amico dell'epoca, stronzo fino al midollo che aveva già letto il libro, ha cercato per giorni di spoilerarmi e poi alla fine... E poi alla fine ci è riuscito. 
Ma i due libri tutto sommato mi era piaciuti, Il codice Da Vinci un po' meno. 

Ora qui io sono ad un quarto di "Inferno" e mi pare di leggere la fotocopia degli altri due. Sì, ok, è scorrevole e si legge in fretta, ma la noia è sempre dietro l'angolo. 
Felicity, è colpa tua. 

L'altro libro che ho intenzione di leggere è un romanzo che avevo giurato MAI, MAI E POI MAI, avrei letto. Profondamente segnata da Anna Karenina, Guerra e Pace era entrato di diritto nella lista nera. 
Tolstoj ed io non andiamo d'accordo, è un dato di fatto. Ho odiato ogni singolo personaggio di Anna Karenina, ho sperato morissero tutti, ho pensato che il caro Lev avrebbe potuto sintetizzare ed evitarci pagine e pagine di cose di cui frega meno di zero. E' l'unico caso in cui non ho fiatato per la scelta di Keira Knightley per il ruolo, perfetta per impersonare un personaggio che ho odiato. 

Poi la BBC che decide di fare una miniserie di Guerra e Pace, con Lily James, Aneurin Barnard e Gillian Anderson, ma soprattutto, sceneggiatura di (Saint) Andrew Davies. 
Le mie certezze vacillano, ho già provato una volta a comprare il mattonazzo e non l'ho trovato (cara Mondadori, si può non avere Guerra e Pace, di qualunque edizione?), in quel  momento l'ho preso come segno del destino e ho desistito, nonostante nel raggio di 200 metri ci siano altre 3 librerie. 
Ma lo comprerò. Se non doveste sentirmi più è perché sono morta sotto il peso del mattone. 

mercoledì 4 febbraio 2015

Vanity Fair mi ama


L'invasione inglese ad Hollywood celebrata da Vanity Fair. 
Quando 3 video da 2 minuti scarsi mi fanno andare in brodo di giuggiole per evidenti motivi.
Adoro il 99% degli attori comparsi, l'1% è ovviamente rappresentato da Keira Knightley che però non riesce nel suo solito intento, rovinare tutto quello in cui compare. 


Vanity Fair
C'è mio marito, conosciuto ai più come Tom Hiddleston (ma ehi, Felicity Jones hai la mia benedizione e puoi farci quello che vuoi). 
C'è Matthew Goode. Come si fa a non adorare Matthew Goode? 
C'è il King in the North, Richard Madden, son passati due anni ed ancora non riesco a farmene una ragione. 
C'è Jamie Dornan che anche dopo l'uscita di 50 sfumature di minchia (cit.) per me rimarrà sempre Paul Spector il figo psicopatico. 
C'è Benedetto che è figo a prescindere. 

E poi Judi Dench, Michelle Dockery, Eddie Redmayne, Ruth Wilson, Felicity Jones, Sophie Turner, Natalie Dormer, Jeremy Irons ed il passo per l'adorazione è molto vicino. 
Insieme ad un'altra caterva di attori validissimi. 


Grazie Vanity Fair. Sembra quasi Natale! 
Quasi, perché potevi risparmiarti la Knightley. 

     

   

venerdì 2 gennaio 2015

Il principe azzurro

Questo non vuole essere un post sul tanto decantato ed idealizzato principe azzurro, Dio ce ne scampi e liberi da post del genere. 
No, quando parlo di Principe Azzurro io mi riferisco a lui: 


Ho grandi aspettative su Cinderella, in uscita il 12 marzo 2015. E Richard Madden è uno dei tanti motivi che creano hype. In film come questi il cast è fondamentale, tanto la storia quella è e la conosciamo tutti. 
All'annuncio di Cate Blanchett e Helena Bonham Carter qui si pensava che la prima sarebbe stata la fata madrina e la seconda la matrigna, molto banalmente. Il primo colpo di scena, almeno per me, è nell'inversione dei ruoli. Cate la divina nel ruolo della matrigna, l'interpretazione per cui scalpito di più, Helena la fatina un po' sopra le righe.
E che dire di Sophie McShera che finalmente cambia piano e la smette di essere perennemente downstairs? E si ritrova a ruoli invertiti con la Cenerentola Lily James?
Lily James sta vivendo un periodo d'oro, è ovunque! Oltre ad essersi accaparrata un ruolo così importante, nel 2015 sarà in Pride and Prejudice and Zombies, insieme al fidanzato Matt Smith, e nell'adattamento BBC di "Guerra e Pace" che vede alla sceneggiatura quel gran uomo di Andrew Davies. 


Il trailer, rilasciato qualche mese fa, ha il giusto tocco di epicità, sì, anche con quel vestito di Genoveffa giallo evidenziatore. E' un film dai colori vividi e che potrebbero risultare pacchiani, ma ehi, questo lo potrò dire solo quando lo avrò visto tutto. 

Ma parliamo di colui che dà il titolo al post. Siamo tutte d'accordo nel dire che un Principe Azzurro meglio di lui non si poteva scegliere, vero? Però hanno fatto uno sbaglio, un grossissimo sbaglio. 
Si faccia avanti colui/lei che ha deciso di tingere quei meravigliosi capelli rossi in un nero anonimo e fintissimo. Ditemi PERCHE'! Crimine contro l'umanità, non posso non classificarlo che così. Credevano non sarebbe stato abbastanza "Principe" coi capelli ramati? Meglio un tinto che non si nota per nulla?
Ma poi, con un attore così, avrebbero potuto fare qualcosa di realmente innovativo e raccontare la storia dal punto di vista del Principe. Minutaggio a favore di lui, poco spazio lasciato a lei. Devo dirvi tutto. 

In pieno spirito fiabesco, alla mezzanotte del 31 dicembre è stato rilasciato un altro trailer:



e Cate Blanchett è più divina che mai. 
E Kenneth Branagh, che tu possa essere di buono auspicio tanto quanto lo sei stato per Tom Hiddleston. 

giovedì 30 ottobre 2014

Chi non muore si rivede

Il blog mi ha cercato su Chi l'ha visto. Capiamolo, l'ho abbandonato per mesi e mesi pensando che non avrei scritto più in questo posto dimenticato da Dio e dagli uomini.
Poi qualche giorno fa la notifica di un commento ad un post mi ha ricordato che il luogo in cui ho scritto cazzate per circa due anni esiste ancora; e mi è venuta voglia di continuare a scrivere cazzate, che si sa, sono una fonte inesauribile e mi riescono benissimo.
E quindi diciamo grazie alle sopracciglia di Lily Collins, perché è loro il merito se sono qui a scrivere. Sopracciglia che a me paiono pure peggiorare, il problema è che adesso sono pure di moda e lei non è più la sola. Ah, le care vie di mezzo, queste sconosciute! Da Tatangelo a Lily Collins.

E poi hanno finito di girare Pride and Prejudice and Zombies, ciò significa che fra un po' di mesi potrò aggiornare la mia classifica Austeniana e nel caso demolire senza pietà un film di cui potevamo fare a meno ma che ha messo su un cast che potrebbe dare delle soddisfazioni (Lily James e Matt Smith su tutti).

Rileggendo la descrizione mi rendo conto che alcune cose sono cambiate. Ansia potrebbe non essere più il mio secondo nome, quella cosa bruttissima che mi ha fatto passare anni d'inferno è ormai archiviata anche se ancora oggi mi chiedo: ma chi me l'ha fatto fare ad iscrivermi all'Università?

giovedì 9 maggio 2013

Prince Charming

La notizia di oggi: Richard Madden in Cinderella

E in molti diranno "ma che palle, sentivamo proprio il bisogno di un altro film su Cenerentola?"
Fino a ieri lo avrei detto anche io.
Signore mie, capite che adesso aspetto trepidante questo film!
Richard Madden, il nostro King in the North!

Foto esplicativa, giusto per ricordarci quanto è bello.

E non stiamo parlando dell'ultimo film sulla terra, ma di un film il cui regista è Kenneth Branagh e la matrigna Cate Blanchett. Nel ruolo di Cenerentola Lily James già vista in Downton Abbey (attimi di terrore quando ho letto Lily, EH NO, dopo Biancaneve e le sue sopracciglia, anche Cenerentola NO. Fiiiuuu non è Lily Collins).

Il Principe Azzurro l'ho sempre schifato, ma scusate, HO CAMBIATO IDEA.