venerdì 25 novembre 2011

Scommettiamo?

Dovete sapere che mia madre ed io, quando si parla di S. e della sua famiglia, scommettiamo su tutto.
Ahhhh, se solo si potessero puntare soldi saremmo diventate milionarie.

Questo per dire che li conosciamo come le nostre tasche.

Ora, è da un po' di tempo che chiedo ad S. del viaggio di nozze e continua ad essere troppo vaga. A quanto pare erano partiti con un'idea, dopo un mese erano arrivati all'esatto opposto.
Madre è CONVINTA che alla fine della fiera il viaggio di nozze non si farà. E certo non per mancanza di risorse, ma perchè lei non è proprio portata a viaggiare. Se ne starebbe nel suo paesello vita natural durante, senza mettere piede fuori dal suolo natìo.
Non ha la curiosità di vedere/conoscere/ammirare cose nuove, no, lei se ne sta in quello che già sa e conosce.
Da quello che ho potuto capire lui, invece, è un ragazzo che fino ad ora non si è fatto mai mancare niente e ha girato tanto.

Come due mentalità così opposte possano trovare un punto d'incontro rimane un mistero.

Io ho scommesso su una sola settimana di viaggio in Francia.
Mi auguro che a questo giro Madre non abbia ragione, spero che S. si dia una mossa e inizi a capire che viaggiare è quanto di più bello possa esserci.

Io mi accontenterei di poco, TIPO QUESTO:



domenica 20 novembre 2011

Il confessionale


Ci sono persone che ispirano simpatia. Altre ispirano antipatia e tanti schiaffi (e ce ne sono a palate!).
Io, a quanto pare, ispiro sicurezza.
Nelle occasioni più disparate, e soprattutto a contatto con estranei, io divento il CONFESSIONALE.
In questi anni di storie ne ho sentite tantissime, dalle persone più impensate.
Tipo che un ragazzo, conosciuto da poche ore, mi raccontò cose della sua vita che, per sua stessa ammissione, nemmeno i suoi amici più stretti sapevano.
Come continuò il rapporto con lui è un'altra storia: una TRAGEDIA (come al solito, e mi stupisco ancora?).

O in università, mi tocca consolare persone mai viste che hanno solo bisogno di due parole di conforto.
Oh, io vi avviso, la prossima volta che un'altra matricola o giù di lì viene a lamentarsi della facoltà il mio consiglio sarà: "SCAPPA più in fretta che puoi, non rimanere qui!"

Per non parlare del parchetto. Ormai conosco tutte le disavventure delle mamme del vicinato. E no, non si tratta di solidarietà tra mamme. Io al parchetto ci porto mia nipote e nel 99% dei casi se c'è l'altalena libera un giro me lo faccio.

Fronte S.: sono reduce da una due ore insieme a lei. Voglio morire. Ha parlato sempre della disposizione dei mobili.

sabato 12 novembre 2011

Del matrimonio e dei miei pensieri

Scrivo post invece di studiare.
Se c'è qualcuno lì sopra, ti prego, HELP ME! Una memoria esterna potrebbe andare benissimo.

Ma passiamo alle cose serie.
Un po' di giorni fa parlavo con S. di università e di lavoro (ah! che allegria). E mi rendevo conto di come io sia profondamente cambiata in questi anni.
Quando ero una povera ingenuotta 18enne, pensavo che, studiando duramente e impegnandosi, le soddisfazioni sarebbero arrivate. Avevo tanta buona volontà e tanta voglia di studiare per scoprire cose nuove.
Al momento della scelta della facoltà avevo escluso a priori le varie Scienze delle Merendine, avevo voglia di imbarcarmi in qualcosa di serio che mi avrebbe potuto garantire più sbocchi professionali.
Dopo tot anni ho cambiato nettamente opinione.
Perchè, perchè non ho scelto scienze delle merendine come tutte le mie amiche? A quest'ora sarei laureata e con un lavoro sottopagato.
Invece sono qui, impelagata in una Facoltà con libri che non si riesce nemmeno a mettere in borsa per quanto son grossi. Se  per miracolo divino si riesce a farli entrare, ti distruggeranno definitivamente una spalla (e dopo un mese dovrai cambiare borsa perchè il troppo peso ha avuto le sue conseguenze). Come se già non bastasse il dolore alla cervicale, ormai mia compagna di vita, il dolore alla sciatica, perchè dopo 8 ore di studio incollata alla sedia assumo le più svariate forme che qualunque ortopedico mi urlerebbe contro.

Sì, sono entrata nel magico mondo del pessimismo. Sarà che, già dal secondo anno, avevo capito come funzionavano le cose in uni e vedere costantemente gente andare avanti a grandi falcate perchè dotati di svariati "santi in paradiso", mi ha fatto aprire definitivamente gli occhi su un mondo marcio, che lascia pochissime possibilità a persone comuni e non accessoriate come me.

A 8 anni desideravo fare l'astronauta. A 12 il veterinario, a 18 l'avvocato matrimonialista.
Ora non ho più idee, quel che viene è oro colato.

p.s. ieri ho visto un vestito niente male per il matrimonio!! Ma è nero, che si fa?

mercoledì 2 novembre 2011

Pretendo l'Oscar!

Ore 9, squilla il telefono.
S. mi invita per farmi vedere la sua nuova casa quasi finita di arredare. 
Per luuunghi mesi ho ascoltato racconti su racconti, mi ha fatto il resoconto di qualsiasi mobile lei abbia visto. 
Quindi diciamo che sapevo cosa aspettarmi ovvero COSE BRUTTE. O meglio, belle per e moderne per Mary Crawley di Downton Abbey o per Rose del Titanic o per mia nonna.
In due parole: E' ANTICA.
Certo, i gusti son gusti, ma spendere un fottìo di soldi per un comò che sembra essere uscito dal 1910, scuro e tremendamente cupo e anche molto poco funzionale, mi sembra fuori dal mondo. 

Infatti credo che questo pomeriggio abbia fatto un viaggio nel tempo. 

Mi sono dovuta armare dei migliori sorrisi in circolazione e di tutti i tipi di complimenti presenti nel vocabolario. Sono stata bravissima. Anche quando sono entrata nella camera da letto, che ho eletto a parte peggiore della casa, non ho fatto una piega, avanti con la mia recita. 
Che poi, una camera del genere è l'ammazzaormone per eccellenza, lì dentro mi passerebbe QUALSIASI fantasia. 

Probabilmente sono un po' falsa, togliamo anche il probabilmente. Ma sopporto ancora meno le persone che entrano in casa e iniziano a criticarti ogni minimo particolare. Lei ci ha messo tanto impegno a scegliere ciò che le piaceva di più, perchè non darle questa soddisfazione?